LAVAGNA
 

Oratorio della SS. Trinità

                                                           

 

LOCALIZZAZIONE

  

                                                           

Autostrada                   Genova-Livorno, casello Lavagna

                                                    

Ferrovia                       Genova-La Spezia, stazione Lavagna

 

centro città                   via Nuova Italia

 

 

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SCHEDA  DI  CATALOGAZIONE

 

DATAZIONE                                                    

Fondazione                                                       seconda metà XIII sec.                                                                                                                

notizie dal 1406

 

PROSPETTI

Facciata                                                            a capanna

 

Elementi architettonici                                     portale in ardesia (XV sec.)

e decorativi caratterizzanti.                                                                                                                                                                                    

 

PIANTA

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità

 

 

 

 

Orientamento: ingresso-abside                      est-ovest

 

Tipologia                                                           architettura religiosa

 

Schema                                                             pianta longitudinale

 

Ingressi: In facciata                                           un portale est

Laterali                                               ----

 

Navate                                                               una

 

Campate                                                           ----

 

Abside                                                               semicircolare                                                   

 

Altari                                                                   uno maggiore + due laterali

 

Campanile                                                         ----

 

 

SISTEMA DI COPERTURA

Copertura navata centrale                               volta a botte unghiata

navate laterali                                                    ----

 

 

ARTISTI – OPERE

Maragliano Antonio Maria                               Crocifisso ligneo (XVIII sec.), altare maggiore

                                                                                              

Maragliano Antonio Maria                               Crocifisso ligneo (XVIII sec.), sacrestia

Maragliano Antonio Maria                               Cassa processionale della SS. Trinità (XVIII sec.)

Piola Domenico                                                Martirio di S. Stefano (XVII sec.)

 

Cambiaso Luca (attribuito a)                          Deposizione di Cristo (XVI sec)

 

DESTINAZIONE

Originaria                                                          Oratorio della Confraternita dei Disciplinati o Battuti

 

Attuale                                                                Oratorio

                                                                                                                                                       

 

CENNI  STORICI

 

Non si hanno notizie certe riguardanti la fondazione di quest’Oratorio: si vorrebbero far risalire le origini della Confraternita proprietaria, e quindi dell’Oratorio stesso alla seconda metà del XIII secolo, quando in Liguria si affermò il movimento dei Disciplinati o Battuti.

In realtà il primo documento che attesta l’esistenza dell’Oratorio è un atto rogato nel 1406 dal Notaro Nicolò Rivarola di Chiavari, nel quale si legge:”Ecclesia Trinitatis Verberatorum de Lavania”.

Nel 1579 si separò dalla Compagnia dei Terziari di San Francesco alla quale era unita, e da quel momento si governò da sé.

Nel 1638, in seguito alla visita pastorale di Monsignor Bosio, furono redatti ed approvati nuovi statuti.

Dai libri di cassa risulta che nel 1738 venne costruito l’altare maggiore in marmo e nel 1768 l’Oratorio venne poi fornito di scansie in legno, destinate ai confratelli.

Nella sua storia l’Oratorio fu chiuso più volte: nell’anno 1793 la discordia s’insinuò tra i confratelli e la lotta durò sino al 31 Marzo 1796, quando un decreto del Senato della Repubblica di Genova pose fine alle discordie.

Nel 1799 le truppe napoleoniche , per ordine del governo, devastarono e dispersero il suo archivio storico: proprio da questo fatto nascono le difficoltà a ricostruire la storia della Confraternita e dell’edificio sino al XIX secolo.

Le turbolenze politiche dei primi anni dell’Ottocento furono fatali per l’Oratorio, che venne nuovamente chiuso dal 1810 al 5 Settembre 1814, data in cui un decreto dell’Ecc.ma Giunta degli Affari Ecclesiastici permise di riaprirlo. I confratelli ritornarono nella loro sede e i Priori avviarono una nuova fase di lavori per arricchire l’Oratorio: vennero aggiunti due nuovi altari e arredi sacri.

Nel 1836 il Cardinale Tadini diede ai confratelli i nuovi statuti, che sono tuttora in vigore.

L’apertura della nuova strada nel 1844 (oggi Via Nuova Italia) produsse il ribaltamento dell’edificio: l’abside del presbiterio fu dunque ricostruita dalla parte opposta, occupando lo spazio della piccola piazza esistente allora fra l’Oratorio e la vicina chiesa del Carmine.

 

 

 

DESCRIZIONE ARTISTICA

 

 

ESTERNO

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità

 

L’edificio, che appartiene al nucleo medievale di Lavagna, è isolato su tre lati, semplicemente ricoperti da un intonaco giallo chiaro, mentre sul lato settentrionale, che si affaccia su via del Carmine, un piccolo portale immette nel giardinetto su cui si affaccia la sacrestia.

Nella facciata, che presenta un semplice timpano, spicca un portale quattrocentesco  in ardesia, i cui fregi raffigurano la  SS.Trinità, S.Stefano, S.Francesco da Padova e S.Antonio Abate.

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, dettaglio del portale di ardesia, XV sec.

 

Nella bussola vi sono quattro bassorilievi in bronzo dello scultore contemporaneo Francesco Dall’Orso. L’Autore raffigura alcuni episodi della vita della Confraternita di cui era membro: in particolare, la SS.Trinità che protegge Lavagna, raffigurata ancora con il suo castello, la processione nel momento cruciale del cambio dei portatori, la processione col Cristo deposto.

 

INTERNO

La struttura dell’Oratorio è composta da una sola navata, di forma quadrilunga, e da un’abside semicircolare: in lunghezza misura 28 metri e in larghezza 8 metri. Il perimetro interno della chiesa è rivestito da scansie in legno,che costituivano i sedili per i Confratelli (1768).

Da notare il pavimento in ardesia con inserti in marmo modellati a quadrifoglio, decorazione tipica della tradizione locale.

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, interno

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, particolare del pavimento di ardesia con inserti di marmo a quadrifoglio

 

abside

Nell’abside è stato ricollocato l’altare settecentesco (1738), in marmo ricco di intarsi, opera del carrarese Alessandro Pelissa: sull’altare si trova  un Crocifisso di Antonio Maria  Maragliano, mentre, riposta in una nicchia praticata nell’abside (dietro l’altare), è una statua lignea della SS.Trinità. Quest’ultima è l’antica scultura che venne portata in processione sino a quando, nel Settecento, se ne commissionò una più grande.

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, sull’altare maggiore, Antonio Maria Maragliano, Crocifisso, statua lignea, XVIII sec.

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, Trinità, statua lignea

 

Sul lato destro del presbiterio è collocata una tela con una Annunciazione, che presenta un’iconografia inusuale e un interessante gioco tra interno ed esterno sullo sfondo dell’Arcangelo Gabriele.

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, Annunciazione, tela, XVII sec.

 

sacrestia

A destra dell’altare si accede alla sacrestia, dove si possono ammirare alcuni Crocifissi processionali: in particolare, un Crocifisso settecentesco, opera di Antonio Maria Maragliano e  uno d’arte contemporanea, opera di Francesco Dall’Orso, lo stesso autore dei bassorilievi bronzei della bussola, che in questo caso sperimenta la scultura lignea.

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, in Sacrestia, Antonio Maria  Maragliano, Crocifisso, statua lignea, XVIII sec.

 

lato destro

Partendo dall’ingresso incontriamo opere del XVII e XVIII secolo:

1.      S.Giovanni Battista con l’Agnello, olio su tela

2.       Apparizione della Madonna a S. Bernardo  (XVIII sec.?):  il soggetto è lo stesso del dipinto ad olio con S. Bernardo in S. Giacomo di Rupinaro a Chiavari. S. Bernardo, nell’abito bianco dei Cistercensi, con il pastorale, la mitra abaziale, il demonio incatenato, è inginocchiato davanti alla Vergine con il bambino, nell’iconografia nota come Miracolo del latte. A fianco di Maria, all’interno di una nuvola, appaiono S. Giovanni Battista e S. Agata, identificata dal suo attributo iconografico specifico, le mammelle su di un piatto, in corrispondenza simbolica con il miracolo della Vergine. Lo sfondo richiama lo stesso scenario del dipinto chiavarese perchè in entrambi i dipinti l’altissima torre-faro sullo sfondo è sicuramente la Lanterna genovese con il profilo dei monti sullo sfondo che corrisponde all’orografia del golfo (cfr. il Cristo crocifisso abbraccia S. Bernardo da Chiaravalle, olio di Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, attualmente in S. Maria della Cella a Genova, databile intorno al 1645).

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, Apparizione della Madonna a S. Bernardo, XVIII sec.

 

3.      entro una nicchia, la preziosa cassa processionale della SS.Trinità,, opera di Antonio Maria Maragliano: recentemente questa è stata svuotata per alleggerirla e renderla più maneggevole (prima infatti pesava 7 quintali). Ai suoi piedi è collocata una Deposizione in cartapesta che viene utilizzata nella settimana dei Sepolcri.

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, Antonio Maria Maragliano, Cassa processionale della SS. Trinità, XVIII sec

 

lato sinistro

Partendo dall’ingresso, incontriamo:

1.      una tela rappresentante  la SS.Trinità con S.Sebastiano ed altri Santi (XVII secolo), di particolare interesse anche per la veduta di Lavagna che si scorge sul fondo che ci restituisce una immagine seicentesca del borgo

2.      Martirio di S.Stefano, opera di Domenico Piola (1628-1703), notevolmente danneggiato nella parte bassa da un incendio

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, Domenico Piola, Martirio di S. Stefano, tela, XVII sec.

 

3.      una Deposizione di Cristo attribuita a Luca Cambiaso (1527-1585), da noi letta come un Cristo deriso

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, Luca Cambiaso (attribuita a),  Deposizione di Cristo, o Cristo deriso, XVI sec.

 

4.      l’altare, dedicato a N.S. del Carmine, presenta un olio con Nostra Signora del Carmine, che Alfonso Casini, autore di una Storia di Lavagna  (1989) riferisce come attribuita  a un  Raggi (è possibile che in questo caso si tratti di Pietro Paolo Raggi, pittore genovese, ca. 1646-1724, che aveva lavorato anche per la chiesa del Carmine di Genova)

 

Lavagna, Oratorio della SS. Trinità, Pietro Paolo Raggi (attribuito a), N. S. del Carmine, olio su tela, XVII sec.?

 

5.      una tela, raffigurante Gesù nell’orto del Getsemani, copia da Andrea del Sarto

 

controfacciata

In controfacciata un pregevole organo settecentesco del Roccatagliata.

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

-          AA.VV., Itinerari della fede, Giubileo dell’anno 2000, Chiavari, 1999.

-          Atti dell’Archivio Parrocchiale di Lavagna.

-          Bellini D., Guida turistica e naturalistica a schede- Lavagna e Cavi, Ed. Zona.

-          Busco Agostino, Raccolta miscellanea historica et in specie della fondazione del insigno luogo di Chiavari (…), Chiavari, Biblioteca della Società Economica, ms., 1637.

-          Casini Alfonso, Storia di Lavagna, Ed. Marietti, Genova, 1989.

-          Dal Prà L., Bernardo di Chiaravalle nell’arte italiana dal XIV al XVIII secolo, catalogo della mostra, Firenze 1990, Milano 1990.

-          Morello Giovanni (a cura di), Visioni ed estasi. Capolavori dell’arte europea tra Seicento e Settecento, Skira ed., Milano, 2004.

-          Ravenna G., Memorie del comune di Lavagna, Ed. Atesa.